Dicembre 06, 2019
15, 2020

Ho preparato la prima valigia.

Il primo trolley, proprio qui sulla mia sinistra, mentre scrivo e aspetto che il pavimento che ho lavato si asciughi.

Stasera arrivano i miei genitori per passare il weekend qui con me. Al photo finish, si son convinti a venirmi a trovare.
Tra tre giorni ripartiranno per tornare a casa e gli daró questa valigia, la prima, che arriverá due settimane prima delle altre e prima di me.
Non c’é niente di piú o meno speciale dentro, rispetto al resto che entrerá nelle altre valigie.

Ma ora é lí, sulla soglia della porta, pronta ad andare, e il mio stomaco si accartoccia. Sta per finire davvero. Questo posto, questa me, questa casa, queste immagini nei miei occhi.
Potessi non avere lo stomaco, forse non sentirei niente.

Non si torna indietro, va bene.
Ma sto camminando troppo velocemente verso quella linea segnata. E non voglio piu guardare se non al di lá della punta dei miei piedi, per paura di vederla davvero.

Non ho paura, forse un pó.

Non ho rimpianti. Sará grandioso, non avró voglia di voltarmi indietro. “É un posto meraviglioso”, dicono tutti.

Capito, stomaco mio? Smettila di fare cosí, mi fai venire gli occhi lucidi, di nuovo.

Altona, Melbourne
Australia
"É un posto meraviglioso"