Novembre 22, 2019
Valletta, Malta

Vita che brucia nelle vene. È lava, fa male, è tutta per me.

Testa sul cuscino, mi sforzo di rimanere sveglia per sentirlo ancora, questo magma che scorre dentro.

Fa male, è pura sofferenza, proprio al centro del petto. Quanto è banale, quanto è banale attribuirlo al cuore, ma posso giurarlo, è un pugno serrato che lo stringe forte.

Come ci sono finita in questa morsa, stasera?
Con una situazione che mi farebbe andare a letto solo felice e con il sorriso, se non ci fosse questo countdown a scorrere.
Una serata con V., di quelle infrasettimanali, tranquille, fatte di parole e ascolto. Di quelle a cui mi sono affezionata tanto, troppo negli ultimi mesi.
Poi, il momento dei saluti, un “Buonanotte, quando ci vediamo?” e di colpo dall’essere ancorata a questo presente, mi assento per due secondi, solo due, ma vivissimi.
Finisco in quel futuro, non troppo lontano, in cui non sarà più possibile ridarsi fisicamente appuntamento a domani.
L’ha capito, solo guardandomi, come sempre. E ce lo siamo dette che ci saremmo mancate. Cavolo, quanto è vero.

Fa male, lacera dentro. Ma è un’emozione cosí forte ed è vita talmente densa, che sentendomela scorrere dentro ora, ne voglio ancora.